di Paolo Marcesini

Walter Stahel è un architetto svizzero, l’inventore del termine Circular Economy: “La circolarità, il principio che governa la natura, è alla base anche della società circolare. Quest’ultima ha consentito all’umanità primitiva di superare la scarsità di risorse, persone e competenze facendo l’uso migliore possibile delle risorse naturali disponibili; la condivisione e il riuso erano una necessità e la norma. Quando un castello o una cattedrale diventavano superflui, la loro struttura veniva smantellata e le pietre venivano usate per costruire nuove case o ponti. Per lungo tempo, questa società circolare è stata la migliore amica dell’uomo, onnipresente e discreta, guidata da scarsità e povertà”.

Per ritrovare il gusto e il sapore della “società circolare” bisogna andare in Val Graveglia, provincia della Spezia. Troverete Costa Group, fondata e diretta dai fratelli Costa, Franco e Sandro, una importante realtà specializzata nell’allestimento e arredamento di interni per la ristorazione, il design e il food system dell’accoglienza. Hanno messo a catalogo oltre 5.000 realizzazioni in tutto il mondo e numerose collaborazioni con i più importanti brand del settore food e retail. Aprono una ventina di luoghi della ristorazione al mese. E lo fanno in tutto il mondo. Al centro del suo operare l’attenzione verso le tre dimensioni della Sostenibilità (economica, sociale e ambientale) e l’Economia Circolare legata al recupero, riuso e rigenerazione dei materiali attraverso la creatività e il suo saper fare artigiano.

Con Italia Circolare Costa Group ha stretto una partnership per raccontare e valorizzare la sua leadership “circolare” all’interno del design del food system. L’impresa è prima di tutto una casa.  Una bella casa, capace di unire il saper fare e la qualità dei suoi prodotti con la comunità dove convivono clienti, territori, bisogni e obiettivi di sostenibilità. E come tutte le case trasmette e riflette l’identità e i valori di chi le abita e di chi le ha costruite. L’impresa è un messaggio, una storia, memoria, passione, creatività innovazione.

L’uomo produce. È nella sua natura.

Comunicare Costa Group significa entrare in ascolto del fare impresa. E ascoltare significa “costruire insieme”. Il principio etico della comunicazione della sostenibilità si “sostiene” attraverso questo equilibrio.

Perché l’economia circolare è musica, ritmo, blues, note che ripetono e rigenerano all’infinito la stessa armonia per esorcizzare con il “ritmo del diavolo” concetti come recupero, innovazione, rinascita, metamorfosi, rigenerazione, creazione di valore. Fare di più e meglio usando meno materia e meno energia. Fare di più e meglio rigenerando gli scarti e i ricordi. Fare di più e meglio cercando nuovi materiali e nuovi significati. Mentre il tradizionale modello economico lineare è fondato sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”, l’economia circolare punta a una produzione e a un consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

Questo è il blues.

Ma soprattutto, se volete vedere la teoria dell’economia circolare che si rigenera da sola e aumenta nel tempo il valore di un prodotto e di una materia, servono buoni esempi come quelli raccontati da Costa Group.  E gli esempi sono importanti e necessari. Perché l’Economia Circolare è difficile da rappresentare, quasi impossibile da rendere visione e non ha un linguaggio visivo a cui ispirarsi. Al massimo cerca di farsi capire. Come lo racconti qualcosa che non esiste? In comunicazione si parla di significati e di significanti. Tutto è qualcosa e al tempo stesso qualcos’altro che spesso non riusciamo a vedere perché non riusciamo a immaginarlo.

Costa Group rende finalmente visibile, tangibile, usabile e raccontabile l’economia circolare. Entri in un suo ristorante e scopri la rappresentazione visiva e teatrale della sostenibilità.  Di più, ogni progetto, ristorante, panetteria, pasticceria o gelateria scrivono un Manifesto di Sostenibilità, un patto di fiducia tra produzione e consumo, tra tangibile e intangibile, tra servizio e cliente, tra bisogni e desideri.

“Le storie esistono solo se le sai raccontare”, noi lo sappiamo bene.

E Costa Group è una bellissima storia da raccontare. Seguitele sul loro blog

E su Italia Circolare