In un mondo in cui la qualità e l’esperienza del cliente sono al centro di tutto, la cremeria Sottozero Pennestrì si distingue come un’oasi di eccellenza nel settore gastronomico. Fondata nel lontano 1974 da Tito Pennestrì con l’obiettivo di offrire gelati e dolci di altissima qualità, la cremeria è diventata nel corso degli anni una vera istituzione a Reggio Calabria e oltre.

Ma Sottozero Pennestrì non è solo un luogo dove gustare prelibatezze. È un’esperienza completa, dove l’attenzione al cliente e al suo benessere passa anche per il design.

Al centro di questa esperienza c’è la storia di Vincenzo Pennestrì, figlio d’arte che ha portato avanti la tradizione di famiglia con passione e dedizione. Iniziando la sua carriera di gelatiere nel 1992 e aprendosi alle influenze dei maestri internazionali, Vincenzo ha trasformato Sottozero Pennestrì in un punto di riferimento nel settore, tanto da essere riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Ma la vera anima di Sottozero Pennestrì risiede nella sua attenzione alla qualità e alla sostenibilità. La scelta accurata delle materie prime, spesso di provenienza locale, e l’utilizzo di macchinari a risparmio energetico e idrico testimoniano l’impegno dell’azienda verso una produzione etica e responsabile.

Ogni tappa della storia di Sottozero Pennestrì è segnata da un impegno costante verso l’innovazione e la qualità. Dalla nascita nel 1974 della prima cremeria, all’espansione con nuove sedi e laboratori, fino al recente rebranding nel 2022, l’azienda ha sempre mantenuto saldi i suoi valori fondamentali.

E l’attenzione al cliente non si limita solo alla qualità dei prodotti offerti. Gli arredi e il design della cremeria sono stati studiati per creare un’esperienza a 360 gradi.

L’ambiente è stato concepito come un’unica scatola dove l’arredo trova il suo spazio, utilizzando materiali di pregio e ceramiche italiane a grandi lastre per le pareti (dimensioni 150×300) e per le pavimentazioni (dimensioni 150×150), che conferiscono un effetto pietra molto suggestivo. Le vetrine, disegnate da Architetto Citterio, sono realizzate con piedi per sospensione frontale, creando un’esposizione accattivante per mettere in risalto i prodotti offerti ai clienti. 

Vetrine verticali a parete, sempre del design dell’Arch. Citterio, sono dedicate alla presentazione di torte e altri prodotti per eventi.

Il soffitto e le pareti, con un effetto Calce Cruda anticato di colore crema, ricordano la lavorazione artigianale delle creazioni dell’azienda, mentre le luci a soffitto, calate sui banchi e parzialmente incassate, illuminano i prodotti in modo da esaltarne la bellezza. Anche i frontali dei banchi della pasticceria e gelateria sono realizzati con ceramiche, completati da elementi in legno verniciato in tonalità legno e dorata per aggiungere un tocco di eleganza. Texture a soffitto, ispirate alla maglia metallica dorata della facciata del locale, sono integrate con nuove insegne scatolate per aumentare la visibilità e il riconoscimento del marchio. Una colonna centrale rivestita in specchio crea un effetto tridimensionale e giochi di luce, mentre i retrobanchi espositivi della pasticceria sono realizzati con strutture metalliche verniciate in oro e mensole in legno a diverse altezze, il tutto con fondo in specchio anticato. Il progetto luci è stato pensato per valorizzare tutte le aree di vendita, in particolare la zona dedicata alla preparazione di cocktail per aperitivi, serviti nel suggestivo dehor esterno con vista panoramica.

Abbiamo avuto l’onore di intervistare il Maestro Pennestrì:

È stato interessante scoprire che ha iniziato la sua carriera di gelatiere nel 1992 e ha avuto l’opportunità di aprirsi alle esperienze dei più grandi gelatieri internazionali. Come ha influenzato questa esperienza la sua visione e approccio alla gelateria?

Sono cresciuto, non solo professionalmente, con l’esempio di mio padre che mi ha insegnato i segreti di questo mestiere e ancora prima la passione e il sacrificio. Il resto è venuto dopo, quando ho capito che la mia strada era quella della gelateria e della pasticceria. Sono, tra l’altro, Ambasciatore del gelato nel mondo e questo per me rappresenta una grande responsabilità: non mi fermo mai, studio continuamente cose nuove, non perdendo mai di vista i prodotti del territorio e le mie origini. Un esempio su tutti: il gelato al cioccolato che ultimamente è stato premiato come migliore d’Italia è nato durante le lunghe giornate del lockdown. Non mi arrendo mai!

Come Presidente dell’Associazione Nazionale Gelatieri, quali sono le sfide e le opportunità che vede nel settore della gelateria oggi?

Credo non bisogni mai perdere di vista la qualità. Personalmente sono sempre alla ricerca di materie prime che mi permettano di offrire ai clienti un gelato davvero degno di questo nome. Bisogna essere in grado di fare la differenza e la si fa quando si propone in vetrina anche un solo gusto, ma capace di soddisfare tutti i palati e quanti più possibili stili alimentari. E’ quello che ho cercato di fare ideando il pistacchio al limone e la mandorla al bergamotto. Le opportunità sono tali se siamo in grado di coglierle e possiamo farlo solo se ci adeguiamo ai tempi. 

Parlando di Sottozero, ha recentemente affidato l’arredo del suo locale a Costa Group. Qual è stata la sua motivazione dietro questa decisione e come ritiene che abbia contribuito all’esperienza complessiva dei suoi clienti?

Come recita un vecchio adagio “anche l’occhio vuole la sua parte”. Per deformazione professionale prediligo l’appagamento del palato, ma ritengo che i clienti di Sottozero, ma anche di Villa Zerbi, la mia nuova “creatura” debbano vivere un’esperienza sensoriale completa con i nostri prodotti. 

Entrare da Sottozero vuol dire trovare un ambiente caldo e accogliente, moderno, che ci catapulta in una dimensione dove non esiste la fretta: si può scegliere con calma, gustare un gelato o un desser con calma, rimanere a chiacchierare con calma. Sottozero è un’esperienza e la scelta di Costa Group per il rinnovo dei nostri locali rappresenta una garanzia in questo senso. La scelta dei materiali e dell’organizzazione di un locale esige la stessa alchimia che si usa quando si crea in pasticceria. In Costa Group ho trovato tanta affinità in questo senso.